“In quest’ultima trasferta stagionale mi aspetto dai ragazzi l’ennesima prova di maturità”. Così il tecnico giallorosso Domenico Zito nel corso della conferenza stampa pre partita di questa mattina. Domani, in casa dell’Acireale, la Cittanovese proverà a chiudere in bellezza il calendario delle sfide esterne.
ZITO
“Mi aspetto un segnale di maturità – ha spiegato il tecnico – perché, se da una parte è vero che siamo salvi, dall’altra ritengo che una vetrina importante come il “Tupparello” debba responsabilizzare tutti. Per molti ci sarà l’opportunità di mettersi in mostra. De resto, con il gruppo ho ragionato su queste due ultime partite di campionato. Siamo convinti di poter agguantare il decimo posto in classifica. Sarebbe un orgoglio per tutti”.
Visti gli infortuni e le squalifiche, quali novità di formazione si prospettano?
“Partiamo dal presupposto che, in questo finale di torneo, Moscato sarà titolare tra i pali – ha sottolineato Zito – ed è giusto che raccolga questo riconoscimento. Quindi, avendo l’over in porta, dovrò inserire un under in più in mezzo al campo. Questo non è affatto un problema, ma è ovvio che qualcosa in termini di formazione deve cambiare. Fatta questa premessa, giocherà chi ha dimostrato qualcosa in più in settimana. Come, ad esempio Cotroneo. Non andiamo ad Acireale per una gita. Quindi niente va dato per scontato”.
All’andata finì 5-0 per la Cittanovese. I siciliani proveranno a cancellare questo precedente?
“Ovviamente loro avranno il dente avvelenato – ha ammesso il tecnico – ma non vedo particolari rischi in questa partita. L’Acireale ha un organico importante e ha dimostrato, in questi mesi, di poter mettere sotto chiunque. Noi, tuttavia, abbiamo ancora energie da spendere per chiudere in crescendo il campionato. Credo che quella di domani sarà una gara bella, giocata da entrambe le compagini a viso aperto”.
COTRONEO
Per lui una stagione da gregario, fino alla prima da titolare a Gela. Il difensore classe ’98 Daniele Cotroneo adesso “vede” la riconferma nella sfida esterna di Acireale.
“Sto bene fisicamente – ha esordito il calciatore – e rispetto ad inizio stagione ho trovato continuità di rendimento. Ma è soprattutto dal punto di vista mentale che sono cresciuto tanto. La maggiore consapevolezza mi sta aiutando a dare il massimo in settimana, al servizio del mister e dei compagni.”
Il gruppo come vive questo finale di stagione?
“Non abbiamo pressioni di classifica – ha spiegato il difensore – ma è ovvio che queste ultime due partite possono offrire a molti un’occasione per mettersi in mostra. Non credo ci sia il rischio di cali di concentrazione”.
MOSCATO
Il suo esordio con la Cittanovese all’età di 16 anni. A quasi venticinque anni di distanza, per il portiere Giuseppe Moscato è tempo di esordire in Serie D, di nuovo con i colori giallorossi addosso. Un traguardo speciale, per un atleta e un uomo dalla professionalità assoluta.
“L’emozione c’è – ha esordito l’estremo difensore – ma so bene che quando scenderò in campo passerà tutto. Arrivare a 40 anni e fare l’esordio in Serie D è motivo d’orgoglio. E, a tal proposito, voglio ringraziare il mister per la fiducia datami. I risultati sportivi – ha proseguito Moscato – sono sempre il frutto di sacrifici. Quando sono arrivato qui, a dicembre, ho capito subito che stavo prendendo parte ad un’esperienza importante. A Cittanova ho trovato un grande gruppo, capace di raggiungere traguardi impensabili. Io, a 16 anni, ho giocato la mia prima partita con la Cittanovese. Adesso chiudo un cerchio, con la voglia e la grinta di sempre”.